lunedì 11 gennaio 2016

Enrico Fermi: come spiegare la Fisica. Una mostra per raccontarlo

La mostra“Enrico Fermi, una duplice genialità tra teorie ed esperimenti”, è allestita presso il Museo Giacomo Doria di Genova, a partire dal 23 ottobre scorso e fino al 16 gennaio 2016. 

La mostra, una volta lasciata Genova, si trasferirà a Roma, in forma permanente, presso la sede del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi.



 


Chi ha avuto e avrà l’opportunità di fruire di questo interessantissimo allestimento, decisamente adatto ad una visita di classe, resterà innanzi tutto colpito dalle scelte interattive a carattere ludico e didattico. 

Si venivano a creare così, tanti momenti di convialità e di studio, dove emergeva una sorta di scuola peripatetica, che permetteva alla idee e alle intuizioni di venir liberamente alla luce.

Durante la mostra, è possibile seguire un video interattivo che ci parla della vita di Fermi, attraverso aneddoti e momenti magari poco noti, ma sicuramente molto affascinanti.


Possiamo inoltre sperimentare e toccare con mano, tramite l’utilizzo della realtà aumentata e a sapienti giochi di luce, alcune delle sue scoperte legate ai fotoni.

Ci sono tanti touch screen, che ci aiutano ad avvicinarsi alla rotazione intrinseca delle particelle quantiche, lo spin, e la teoria Fermi-Dirac sui fermioni.

Ci sono gli schermi trasparenti, le lampade sonore e fontane che a partire dai vostri gesti, simuleranno niente di meno che il movimento dei neuroni.

Il percorso espositivo è organizzato in sette step:  Il nostro universo di fermioni e bosoni; La formidabile teoria dei raggi beta; Un Premio Nobel tutto italiano; "The Italian navigator has landed in the new world ..."; Il mistero dei raggi cosmici; E adesso gli acceleratori; L'ultimo dono di Fermi all'Italia.


Nell’anfiteatro del Museo, oltre a un ricco calendario di conferenze e incontri, è allestito un bookstore con volumi e pubblicazioni collegati alla vita di Fermi. Un’opportunità di approfondimento che non mancherà anche quando la mostra si sarà trasferita a Roma in modalità permanente.

Maria Serena Cavalieri

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